100 giorni di Fracassi Sindaco: l’improvvisazione al governo

Il sindaco Fracassi in campagna elettorale aveva promesso ai pavesi che nei suoi primi 100 giorni di mandato avrebbe rivoluzionato la città.

Ora i 100 giorni sono passati e Pavia non ha fatto alcun progresso, è ancora al capolinea, anzi è arretrata.

Al primo posto nei suoi volantini aveva con enfasi garantito che sarebbe intervenuto su “Pulizia e Decoro urbano” .

Ebbene la città è identica a come l’abbiamo lasciata se non peggio. Lo diciamo con delusione. Non avevamo nessuna fiducia sul buon esito viste le premesse, ma poiché era il primo obiettivo ci aspettavamo almeno un colpo di genio, un guizzo iniziale che ci stupisse. Avendo governato la città sappiamo bene che una maggiore pulizia non può che venire da una completa riorganizzazione e un investimento serio sulla società ASM oltre che da una cresciuta consapevolezza del ruolo di ogni singolo cittadino. Sappiamo bene che non bastano azioni spot od operatori solerti ma serve un piano organizzato. I tempi sono sicuramente più lunghi di 100 giorni per riorganizzare un’azienda e richiedono un lavoro serio e attento, ma almeno una piccola azione dimostrativa di breve respiro, una pulizia straordinaria, un investimento ad hoc per dare un piccolo segnale ce li aspettavamo. Invece il nulla, nessun miglioramento. Anzi.

Fra gli interventi sicuri che Fracassi avrebbe posto in essere in 100 giorni elencava anche il “Piano Manutenzione scuole”, il “Piano aree dimesse”, l’avvio di un “Governo del territorio che rispetti l’ambiente” e un “Piano per i fondi europei”.

Ebbene, nuovi interventi non sono stati fatti, tutto ciò che si è visto è stato il dar corso ai progetti di manutenzione avviati dalla amministrazione PD (come ad esempio le asfaltature e il rifacimento dei marciapiedi già programmati). E’ stata invece demolita qualunque iniziativa di più ampio respiro che potesse creare vero sviluppo per la città: non si è dato corso alla progettazione della nuova scuola di Pavia Ovest ad esempio, un intervento da 3 milioni di euro che era già stato previsto e in parte finanziato dalla precedente amministrazione; è stato di fatto bloccato il piano periferie per un valore complessivo di 7,6 milioni di euro per il quale è stata richiesta (ma non ottenuta ci risulta) una proroga e quindi ad oggi tutto è immobile; le piazze pedonali si stanno rapidamente trasformando in parcheggi, sono state smantellate piste ciclabili (in perfetta contraddizione con il rispetto dell’ambiente tanto sbandierato) e come previsto in corso Garibaldi il primo giorno di scuola è già caos e le macchine sono ovunque.

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