Il (vero) complotto contro l’Italia

A differenza del 2011, oggi i focolai di crisi sono circoscritti al nostro paese e rappresentano la conseguenza diretta di decisioni politiche assunte contro ogni evidenza e ragionevolezza economica.

Al timone di una barca che vorrebbero condurre a tutta velocità contro gli scogli, Salvini e Di Maio si sostengono l’un l’altro rispolverando il vecchio copione del “complotto europeo”. E fin qui siamo nel classico folklore cospirazionista, tipico dei populismi a vocazione dittatoriale di ogni tempo e latitudine: quello che dal “complotto giudaico-massonico” del fascismo novecentesco è transitato ai giorni nostri rivestendosi ogni volta di panni diversi, dalle “ingerenze straniere” a cui nel Venezuela di Maduro attribuiscono la catastrofe sociale ed economica di cui è responsabile il regime chavista al “mondialismo sorosiano” che il sovranismo europeo vorrebbe architetto di ogni reazione avversa dei mercati (e sarebbe l’ora di denunciare con forza il puro antisemitismo che sostiene la polemica contro un Soros ormai del tutto immaginario).

Fonte: democratica.it

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